In occasione della decima edizione della Festa di Cinema del reale, diretta da Paolo Pisanelli, che si è tenuta a Specchia (Lecce) dal 24 al 27 luglio e che ha visto la partecipazione di Michele Riondino, Vinicio Capossela, Daniele Vicari, Enrico Ghezzi, Cecilia Mangini, Andrea Segre, Costanza Quatriglio, Pippo Mezzapesa, Alessandra Celesia, Hermes Mangialardo e molte altre autrici e autori,
Noi, registi e film-maker qui presenti, aderiamo alla protesta per il taglio del tax credit predisposto dal governo e ne chiediamo l'immediato reintegro. Tuttavia sottolineiamo che questo provvedimento, per quanto rilevante, non può e non deve essere considerato esaustivo nella risoluzione dei problemi del nostro settore, perché crediamo che questo non basti. Siamo tutti d'accordo sul fatto che occorre una progettualità e una discussione più ampia in merito e che la produzione culturale e la sperimentazione nel nostro Paese devono diventare un modo di progettare il futuro.
Sarebbe opportuno indirizzare il dissenso e la proposta in una direzione che favorisca l'istituzione di regole più trasparenti e la creazione di spazi e programmi dedicati all'acquisto, alla programmazione e alla diffusione televisiva e cinematografica anche di film indipendenti, spesso realizzati con budget e risorse troppo limitate e che non traggono nessuna opportunità dai sistemi di tax credit, volti a privilegiare solo le grandi produzioni. Lo scorso anno in Italia sono stati realizzati più di 600 film documentari che non hanno spazi nei comuni canali di distribuzione. Nonostante questa grave limitazione, è ormai evidente a tutti che la varietà di formati, linguaggi e generi del cinema indipendente stia dando nuova linfa alla nostra cinematografia.
Questa tendenza non solo italiana, è sottolineata ormai anche dalle scelte della Mostra del cinema di Venezia nelle ultime edizioni, che vede nella selezione ufficiale un numero crescente di opere che fanno della sperimentazione dei linguaggi e della mescolanza dei generi la loro forza.
Non esiste alcuna valida cinematografia al mondo senza libertà di pensiero e di espressione, cioè senza sperimentazione.
FIRME (in ordine alfabetico)
Vinicio Capossela
Alessandra Celesia
Hermes Mangialardo
Cecilia Mangini
Michele Mellara
Pippo Mezzapesa
Paolo Pisanelli
Corrado Punzi
Costanza Quatriglio
Michele Riondino
Alessandro Rossi
Carlo Michele Schirinzi
Andrea Segre
Marco Spoletini
Alessandro Valenti
Daniele Vicari
Edoardo Winspeare
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