selezione a cura del Vienna International Film Festival (Viennale)
La Viennale è il più importante evento cinematografico internazionale austriaco e uno dei festival più antichi e conosciuti nel mondo di lingua tedesca che si svolge ogni anno a ottobre nella città di Vienna, a partire dal 1960.
Il festival, rivolto al grande pubblico, ha luogo nei cinema del centro storico della città e propone oltre trecento proiezioni, tra anteprime nazionali e internazionali, retrospettive tematiche e tributi a singoli autori.
Proiezioni di gala, eventi speciali e feste fanno parte del festival tanto quanto le interviste, le discussioni del pubblico e le opportunità di incontrare i numerosi ospiti internazionali. È un festival di contenuti, sorprese, scoperte e soprattutto di film.
V'98 / BRUCE BAILLIE: PIETÀ di Bruce Baillie, USA/Austria, 1998, colore, 1’
PIETÀ è un haiku cinematografico, le cui immagini meravigliose e allo stesso tempo quotidiane sembrano voler esprimere un amore puro per la vita e il mondo, mentre immergono ogni cosa in uno stato d’animo profondamente malinconico.
V'99 / PETER TSCHERKASSKY: GET READY di Kiawasch Saheb-Nassagh, Austria, 1999, bianco e nero, 1’
Una rielaborazione di scene di lungometraggi, questo corto ha bisogno di meno di 60 secondi per dimostrare che il cinema è un mezzo di comunicazione eccellente sia per l’indolenza che per la collera. C’è vita oltre il mainstream: il movimento radicale di oggetti, corpi e sensi illustra la forza del cinema.
V'10 / APICHATPONG WEERASETHAKUL: EMPIRE di Apichatpong Weerasethakul, Tailandia/Austria, 2010, colore, 2’
EMPIRE è un film sulla ricerca e la scoperta. Apichatpong Weerasethakul lascia all’immaginazione degli spettatori il compito di riempire i vuoti e giungere alle loro personali conclusioni. “Ci vuole una mente aperta per scoprire le cose,” dice il regista.
V'18 / THE BOY WHO CHOSE THE EARTH di Lav Diaz, PH/A 2018
Ogni anno la Viennale invita grandi registi ad animare il breve momento che precede le proiezioni dei film. Quest’anno è toccato al regista filippino Lav Diaz che ha realizzato THE BOY WHO CHOSE THE EARTH: un ragazzo con molte aspirazioni che si trova al cospetto di un forte acquazzone e comprende il suo destino.
V'19 / TRAILER di Lucrecia Martel, Argentina/A, 2019, 2’
La regista Lucrecia Martel simula un processo automatico di riconoscimento facciale operato da una intelligenza artificale (AI), ma lo rende strano, surreale e inquietante riutilizzando e rielaborato il famoso “Intervista psichiatrica” girato all’UCLA nel 1961 e oggi visualizzato da 85milioni di persone su Youtube.