Eventi

La Festa di Cinema del reale 2006

dal 17 al 22 luglio 2006, Galatone Palazzo Marchesale

La Festa di Cinema del reale 2006

Salento / Africa


Senza pre/avviso

di Paolo Pisanelli
Direttore artistico Cinema del Reale

Vogliamo vedere le cose e farle vedere. Ritorna la festa di Cinema del reale, terza edizione, che cerca, come ogni anno di mostrare e di diffondere le poetiche e le pratiche di un certo modo di fare cinema che, pur disponendo di scarse risorse economiche, è dotato di grandi capacità inventive e comunicative.
Un cinema spericolato che scommette sulla qualità del tempo necessario per realizzare un film, che gioca con la casualità, l'esposizione all'imprevisto, la ricerca di forme narrative originali, la sperimentazione del linguaggio cinematografico, la capacità d'improvvisazione...

Ogni anno festeggiamo questo Cinema del reale e tutto quello che ci manca: una legge adeguata che incentivi il settore cinematografico, in particolare il cinema documentario; la possibilità di distribuire i film nelle sale cinematografiche; una televisione realmente pubblica che accolga e sostenga le produzioni indipendenti...
Questa festa attira un grande pubblico e perciò avvisiamo sempre gli spettatori:
"Aprite gli occhi, qui potreste scoprire diversi modi di guardare le cose e di vedere la realtà..."

Una macchina da presa porta con sé tutto un modo di immaginare il mondo e trasforma, comunque, ogni cosa osservata. È un modo di guardare l'altro, di raccontarsi e di raccontare.

Quest'anno partiamo senza pre/avviso: la destinazione del viaggio è imprevista, viaggiamo verso l'Africa!
Diciamo Africa per dire tutto e non dire niente, così semplifichiamo e ci avventuriamo.
Salento/Africa, il titolo di quest'edizione è già un paradosso, una piccola penisola che si lancia nel Mediterraneo dal sud dell'Europa e tira in ballo un intero continente: che pretese, che ignoranza, che curiosità... viene quasi voglia di ballare!
Ci saranno grandi autori del "cinema africano", autori del "cinema europeo" che guardano all'Africa e al Salento, autori "di questa terra" che guardano qui e più a sud: è una grande occasione di vedere e ascoltare, costruire un ponte di suoni e visioni sul Mediterraneo per sbarcare da qualche parte...

Salento-Sud/Italia-Europa, ma anche Salento-Mediterraneo-Africa... ogni confine è un muro da scavalcare.

Noi siamo al Sud e qui, dove viviamo, c'è ancora un rapporto magico con le cose, visibili e invisibili: un leggero confine tra sogno e realtà, tra realtà e finzione, tra forze naturali e soprannaturali che guidano le sorti delle persone.

Magia e possessione sono temi che spesso ricorrono nei film africani ed europei che presentiamo: è la magia del Sud del mondo che si fa numero, parola, musica, esorcismo nelle narrazioni cinematografiche.
Ecco, se diciamo Salento/Africa sarebbe meglio non spiegare niente... vivere, danzare e lasciarsi possedere nell'atto di filmare, nell'atto di guardare.

 




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